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04/05/16

Pinocchio di Alberico Motta e Sandro Dossi Edizioni Cliquot 2016 ****


Finalmente sono riuscito a mettere le mani sul primo libro a fumetti della casa editrice del benemerito Federico Cenci. Fisicamente l’edizione è pregevole, per la prima volta vedo parte dei maestri Bianconi stampati con il rispetto che meritano, ottima carta e copertina, fantastico l’editing grafico.
La nota particolare sta nella genesi del libro, il primo caso italiano di riuscito crowdfunding di un fumetto vintage e su una piattaforma nazionale.
Che sia questa la strada da percorrere per leggere quel che realmente vogliamo in barba ai colossi dell’editoria che ci  ripropinano ad libitum sempre le stesse carcasse dei comics lette e rilette in tutti i formati possibili?
Che ci sia la possibilità, un giorno, di far ristampare le storie che non riusciamo a recuperare, il personaggio amato e dimenticato e perché no pagare di tasca nostra i diritti di un fumetto che nessuno ha il coraggio di riproporre?
Ben venga il progresso che esalta il passato, tutti i lettori devono essere soddisfatti  e non di solo Marvel e Sbe è fatto il mondo.

18/09/15

Il gradito ritorno del Pinocchio di Alberico Motta e Sandro Dossi



Per chi non lo sapesse Federico Cenci ha aperto una casa editrice e da un tipo come lui non ci si poteva aspettare altro che il recupero di almeno una parte dei personaggi bianconiani.
Vi copio ed incollo il comunicato stampa appena arrivatomi:
Squillo di trombe! Rullo di tamburi!
Cliquot è lieta di annunciare il ritorno di
PINOCCHIO
di Sandro Dossi e Alberico Motta
nella collana Segni n.1
Alberico Motta (Monza, 1937) inizia l'attività di fumettista nel 1952, ancora studente, collaborando con l'Editrice Dardo dove ha occasione di crescere professionalmente realizzando copertine di Blek e Miki, fino a esordire con storie comiche su Cri-Cri e Chicchirichì. Firma poi alcune storie di Cucciolo e Tiramolla per l'Alpe prima di accasarsi stabilmente presso le Edizioni Il Ponte di Bianconi. Per l'editore milanese Motta crea suoi personaggi (Pierino, Napoleone Sprint, Nerone, Ursus e altri) e scrive sceneggiature per innumerevoli personaggi, da Geppo a Braccio di Ferro, da Soldino a Trottolino, da Felix a Tom e Jerry, lanciando successi come Provolino e Pinocchio. La sua ultima creazione per Bianconi è la serie di culto Big Robot. Negli anni Ottanta collabora con la Disney per Topolino e altre testate, realizzando poi anche fumetti per l'estero (Fix und Foxi) e collaborando a varie testate di giochi ed enigmistica.
Sandro Dossi (Monza, 1944) ha iniziato la carriera di disegnatore nei primi anni Sessanta inchiostrando le tavole di Pierluigi Sangalli per l’editore Bianconi, passando poi a realizzare storie del Gatto Felix. A partire dal 1966 diventa uno degli autori di punta di Braccio di Ferro e Geppo, collaborando contemporaneamente a innumerevoli altre testate della casa editrice milanese, da Chico a Pinocchio, fino a Tom e Jerry. Nel 1980 entra nello Staff di If, tramite il quale inizia a lavorare per le pubblicazioni Disney, collaborazione terminata nel 2006 dopo circa 200 storie a fumetti. Negli anni Novanta ha disegnato per Il Corriere dei Piccoli, Tiramolla, Topo Gigio, Prezzemolo. Più recentemente ha realizzato albi gioco per l'infanzia per DeAgostini, Play Press e altri editori.
Un incontro con Napoleone, una gita a Venezia, un viaggio in un futuro popolato da robot… Se siete ultraquarantenni probabilmente ricorderete le avventure incredibili e anche un po’ bislacche del
Pinocchio a fumetti dell’Editoriale Metro, altrimenti… non potete immaginare quello che combinerà il burattino di legno assieme agli altri celeberrimi personaggi collodiani.

09/05/14

Storia Completa: Pinocchio in "Un Mondo MIgliore" d'Alberico Motta e Sandro Dossi (dal n.5 del 1975)****


Questa deliziosa storiella d’Alberico Motta e Sandro Dossi l’ho prelevata (con il permesso) dal profilo Facebook di Sandro che è sempre generoso con i suoi fans ed offre ogni tanto qualcosina da leggere. L’avventura è l’evoluzione di un’altra storia Mottiana che fu pubblicata su Provolino e disegnata da Pier Luigi Sangalli che molti ricordano e anche quella  intitolata“un mondo migliore”. Avventure simili  ma non uguali, nella versione del pargolo strabico milanese la stesura era più matura  e politicizzata. Provolino, come ho ripetuto più volte è un personaggio unico nel panorama del fumetto umoristico Bianconi è meriterebbe di essere rivalutato con calma, cosa a cui provvederò da queste parti  appena ho un po’ di tempo in più.
Per ora molti dei miei pensieri e ricerche li sto migrando sul “libro” che l’editore mi ha chiesto di terminare per fine settembre (dovrei farcela sono a buon punto, aspetto le robe di Gerardo d’aggiungere, aggiorno le cronologie con le nuove informazioni d’Aumaldo, correggo le schede, mi leggo un altro centinaio d’albi bianconi per le “storie consigliate”, scelgo le immagini, contatto gli autori per le liberatorie delle stesse e dovrei aver finito…puff!). Tornando al burattino Bianconi, come Alberico mi ha più volte scritto, Pinocchio è uno dei personaggi che più hanno amato gli autori che ci hanno lavorato sopra, era originale rispetto alle riproposte classiche di Jacovitti o Bottaro, che anche se hanno dato delle interpretazioni grafiche da urlo si erano attenuti pedissequamente al romanzo originale. L’idea bianconiana era quella di portare la marionetta nel mondo moderno, utilizzare Pinocchio come bandiera dei sogni e delle idee anarchiche dei bambini e al contrario di quanto era successo proprio su Provolino, mantenere quella “pulizia” d’idee tipica del mondo fanciullesco. Il tratto di Dossi, anche se non ancora ai livelli dell’ultima produzione di Geppo, è delizioso e ci regala una sexyssima fata turchina che sembra lì per ricordarci che non solo i nasi si allungano. E’ bello vedere che il mondo non potrebbe essere mai ad immagine di un singolo individuo, abbiamo i retronici ed i geek, i rurali e gli artisti, i cubisti ed i pallosi, i geometri ed i daltonici, i comici ed i ragionieri, i Picasso ed i folli. Pare la rappresentazione del mondo politico italiano, chissà che casino se Grillo, Renzi e  Berlusconi avessero a disposizione delle bacchette magiche come quelle di questo gustoso fumetto. Buona Lettura.

La vorrei anch'io una "fatina" così, pare uscita dalla Biancaneve di Frollo

19/07/13

Il Pinocchio Story di Geppi Dellisanti reperito da Filippo Tattini.



Il buon Filippo  mi ha gmaillato qualche immagine e delle considerazioni su questo Pinocchio pubblicato per 21 numeri tra il 1974 e il 1976 (più cinque albi speciali) ed edito dall'Edizioni Euro Americane (informazioni prese come al solito dalla solita ed eccezionale Guida del Bono).
Io ricordo di aver letto gli albi di questo personaggio e anche quelli di Tigrotto disegnati da Geppi Dellisanti e da bambino li trovavo gradevoli .
 Il Tattini  mi fa notare però, con occhio adulto, che le tavole, altro non erano che volgari ricalchi.