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21/12/15

Topolino e la doppia vigilia di Natale (1955-56) di Guido Martina e Luciano Bottaro*****



Ah! Il mio amato massacratore Disney, il buon(?) Guido Martina sceneggia quest’avventura che mai (e poi mai) potrà essere apprezzata dai bambocci di quest’epoca. Con quanta leggiadria festiva, Guido, scava nella turpe psiche dei più umani degli eroi. Graziata dalle splendide tavole di Luciano Bottaro (secondo me con un aiutino di Giulio Chierchini) la prima avventura corale italiana dei personaggi Disney, quando ancora Topolinia si chiamava Topolinopoli, dà parecchi calci negli stinchi a chi ha iniziato a leggere Topolino dopo essere stato svezzato con le Duck Tales 60 pagine divise in tre parti pubblicate sul Topolino Mondadori (Dio abbia in gloria Arnoldo) nei numeri 129-130-131.

19/03/15

Retronika Pin Up: Rosanna Schiaffino


Una celebrazione della bellissima attrice che ci ha lasciato nel 2009. Le foto sono prese da vari magazine pubblicati tra  il 1955 e il 1978.


11/07/14

Le chicche di Gerardo: Piero il pinguino e Placido il ranocchio, due Bianconi anni cinquanta di Giorgio Rebuffi

Da Volpetto 1955
Tra la varie fotocopie inviatemi dal Palladino trovano posto anche questi due animaletti antropomorfi. A me il tratto sembra quello del grande Giorgio ma nel dubbio su Facebook avevo chiesto a Luca Montagliani, patron di Annexia, che ha "ad occhio" confermato. Su  Placido Ranocchio nutro meno dubbi, quei fiorellini lì sono gli stessi profusi in gran quantità su quel capolavoro che fù il Volpone Dulcamara (troppo poco ristampato e che non leggo dai tempi di Cenisio).

04/07/14

Le chicche di Gerardo: Il Professor Veleno di Giovan Battista Carpi (1955)


Devono essere proprio rare le storie del malefico VELENO creato dal maestro genovese, io prima delle fotocopie inviatemi dal Palladino non ero mai riuscito ad incontrarle neanche nei miei albi più vecchi dell'edizioni IL PONTE. Un personaggio originale, forse tra i primi antieroi mai proposti in un fumetto per bambini, malvagio, egoista e pericoloso. Potrebbe essere stato la traccia a cui s'ispirò Alberico Motta per il più famoso Nerone (Tarantola) che ci ha accompagnato, con varie ristampe sino agli anni ottanta

16/06/14

Le chicche di Gerardo: Il Papero Filippo di Nicola Del Principe


Dal cilindro del Palladino ecco fuoriuscire questo simpatico pennuto di chiara ispirazione Lantziana. Nicola Del Principe adorava i cartoons americani e spesso nei suoi personaggi umoristici omaggiava i classici della cinematografia animata a stelle e strisce. Filippo somiglia non poco a Picchiarello, ma dall'unica tavola che ho a disposizione non ho idea se il papero fosse folle come il Woodpecker di Walter Lantz.

11/06/14

Nonna Abelarda...1955 o 1953?

Leggete voi stessi
Le fonti più disparate ( a partire dai Classici di Repubblica Serie Oro) e varie enciclopedie del fumetto on ed off line danno la nascita del personaggio di Giovan Battista Carpi  all'anno 1955 (e continuo a crederci) , quindi un paio d'anni dopo la creazione del Volpetto di Giulio Chierchini però...

02/07/13

Un estate da Topolino Giapponese... le "Grandi Parodie" non erano soltanto roba nostra! Ecco a voi l'Ivanhoe di Shigeru Fujita!


Quella che vedete è la versione topolinizzata di Ivanhoe, pubblicata nel 1955 con copyright ufficiale "Walt Disney Productions", disegnata da  un mangaka di nome  Shigeru Fujita che non so se è un omonimo o lo stesso character designer di Monster.

07/04/13

Fantasia del buonumore-maschere e comici dell'Editore Gioggi... ovvero quando negli anni cinquanta Pulcinella uccise Gatto Silvestro


 

Ieri ho trovato al mercatino una raccolta di fumetti dell'editore Gabriele Gioggi  intitolata "Fantasia del buonumore" che credo databile al  1955  (supplemento n.1 al Gatto Felix del 1954).
L'albo è il numero n°6 della "Serie Albi Giganti" (grazie Aumaldo)
La copertina è in condizioni disastrate (e non la posto) all'interno ci sono  tre albi a fumetti del Felix the cat  americano lucidate da Tullio Palasciano. L'impressione è che anche le sceneggiature siano state adattate e che vi siano anche degli inserti  tutti italiani.


Il Felix "lucidato"

Su Felix c'è poco da dire, la parte interessante della raccolta è l'ultimo albo, un Pulcinella del 1954 ?...questa è la data vicino alla  firma scritta su alcune  storie.
Il Pulcinella dell'editore Gioggi è quindi  antecendente  al periodo indicato sulla guida del Bono che da il primo numero datato 1956?
I disegni non sono di Lombardi ma di Liorni (Massimo?)  e le storie sono completamente folli.
Avete mai desiderato veder il Gatto Silvestro della  Warner morire in maniera atroce?
Vi va bene lessato con la maionese?
Ecco la realizzazione dei vostri incubi.



Mi è semblato di vedele un gatto...



Tutta la storia "Pulcinella contro i mostri" è monnezza visiva, penso di non aver mai visto disegni così brutti.
Personaggi ricalcati da altri fumetti, prospettive ed anatomie inesistenti...la sceneggiatura  mi da l'impressione di essere improvvisata pagina dopo pagina.
La cosa peggiore che mi sia capitata tra le mani  in tutta la mia carriera da lettore.

Per migliorare la qualità dell'albo ci vengono in soccorso  i graziosi "Stallio e Oglio" e Ridolini  di G. Vitelli






Basettoni (non quello Disney) e il cane Puccio di Liorni ci riportano alla triste realtà dei fatti.







Le serie di Felix (consigliata) e Pulcinella (per stomaci forti)  della  Gioggi Editore sono abbastanza quotate (tre stelline Bono al 2002)  e possono avere un discreto valore collezionistico (meno dal punto di vista artistico)



15/03/11

Topolino libretto n.121 25 agosto 1955 ****




recensisco un vecchio numero di una della testate di fumetti più longeva e venduta in Italia.



1) Topolino e il topazio dello zio in ozio - sotto il tratto quasi irriconoscibile di un acerbo Giovan Battista Carpi leggiamo la prima parte di una storia "folle" scritta da Guido Martina. Pippo diventa poeta dopo l'esposizione all'Uranio e con le sue poesie riesce a materializzare quel che recitano le sue rime. Una delle poche apparizioni dello Zio Balatrone , l'indiano Occhio di Falco, il falco Domingo e la capretta Evangelina. Si respira una aria poco disneyana e siamo quasi nel territori dei capolavori non sense dell'edizioni Alpe o di Jacovitti *****

2) Il Lupo Cattivo e l'albo dei buoni - Gli spledidi disegni di Jack Bradbury al servizio di una storia di Del Connell. La solita breve avventura di Lupetto alle prese con il babbo Ezechiele. ***

3) Paperino postino polare - una storia di Carl Barks con il Paperino eroico ma sfortunato che poco assomiglia a quello pigrone nostrano *****

4) Topolino e il ponte stregato - un storia disegnata da Phil Delara. Avventura abbastanza divertente con il criminale Zampa di Ferro (non avevano molta fantasia i traduttori negli anni 50...) che tenta di riconquistare un ponte, acquistato da Pippo, dove ha nascosto il bottino. Per chi non lo sapesse il Ponte di Rialto è di proprietà della famiglia Goofy****

5) Topolino ottiene l'aumento - storia carina di Al Hubbard con il Topolino medioman degli anni 50. In quegli anni Topolino fu imbabbeito e trasformato, dall'eroe contadino privo di macchia che aveva imperversato negli anni 30 , nell'americano borghese che combatte contro le bollette. Molto meglio il Topolino italiano investigatore ***

6) Pluto e lo spruzzatore - I disegni di Paul Murry per una storia di Don Christensen-Tip e Tap sfruttano la cialtronaggine di Pluto per fare dei soldi.***

7) Paperino e il fantasma col singhiozzo - Altro capolavoro di Carl Barks ambientato in una città fantasma del vecchio west *****

Consigliato ma in ottime condizione si trova a caro prezzo (anche 100 €).
Un consiglio...rovistate nei mercatini.