22/01/18

Fanfiction: Un centesimo prezioso



Vignette di Sandro Dossi


Un centesimo prezioso
by Andrea Micky

In conformità ai suoi doveri di sovrano, Satana controllò lo stato delle casse infernali e come al solito, emerse una situazione catastrofica.
“Maledizione! Ci sono un sacco di conti da pagare e i soldi non bastano” sbraitò Satana, gettando in aria una pila di fatture. “Come affronteremo la situazione?” chiese il diavolo contabile.
“Per adesso, applicheremo una nuova politica fiscale. Poi si vedrà” stabilì il re dell’inferno.

Il giorno dopo, Geppo scoprì di essere nuovamente al verde.
“Sob! Se fossi un vero diavolo non avrei di questi problemi, ma essendo buono, vengo retribuito con una paga da fame” sospirò lo sfortunato demonio.
Quelle parole però, gli ricordarono che era giorno di paga e leggermente sollevato, Geppo corse a riscuotere il suo misero stipendio.

Quando Geppo raggiunse l’ufficio paghe, c’erano già parecchi diavoli in attesa.
I primi a riscuotere furono Belzebù e Aleppe (i 2 favoriti di Satana), che però uscirono brontolando dall’ufficio.
“Che succede?” chiese loro un collega.
“Satana ha aumentato le trattenute sul nostro stipendio” rispose Belzebù.
“Adesso, la nostra paga ammonta ad un solo dollaro” aggiunse Aleppe.
Apprendendo quella novità, i diavoli si misero a brontolare, mentre Geppo si allontanò in silenzio.
“Se i migliori hanno ricevuto un solo dollaro, é inutile che io, il peggiore, mi presenti” pensò il diavolo buono.

La nuova politica fiscale di Satana causò subito una serie di contraccolpi, primo fra i quali uno sciopero del personale.
Il sovrano stava camminando nel suo ufficio, tentando di trovare una soluzione, quando qualcuno bussò alla porta.
“Chi é?” chiese il re dell’inferno.
“Sono Geppo. Vorrei parlarle” rispose una voce fuori dalla porta.
“Vieni avanti, cretino. E spicciati” ordinò imperiosamente Satana.


Con fare timoroso, Geppo entrò dell’ufficio del suo sovrano e disse “Maestà, la mia coscienza mi impedisce di partecipare allo sciopero, in quanto io l’ho sempre scontentata con la mia bontà”.
“Questo é giusto” riconobbe Satana.
“Perciò, può contare su di me per lo svolgimento delle normali mansioni infernali...escluso il tormentare i dannati” disse Geppo.
“Questo ti fa onore, Geppo. Pertanto, se lavorerai bene, sarai adeguatamente retribuito” stabilì Satana.
“Grazie, sire” replicò Geppo, facendo un inchino.
“Adesso, vai a pulire le gallerie infernali, poi occupati della manutenzione della caldaia, ed infine, dai da mangiare ai serpenti della fossa” ordinò il re dell’inferno.
“Subito, sire” disse Geppo, correndo fuori.

Per il resto della giornata, il diavolo buono lavorò incessantemente, svolgendo le mansioni di tutti i suoi colleghi scioperanti.
“É un lavoro massacrante, ma alla fine sarò pagato” pensava Geppo, per farsi forza.

Quella sera, completati tutti i suoi compiti, Geppo si recò dal suo sovrano, per fare rapporto.
“Tutto fatto, maestà” annunciò il diavolo buono.
“Ottimo lavoro, Geppo. Questo é il tuo compenso” disse Satana, lanciandogli una monetina da 1 centesimo.
“Ehm, grazie maestà” rispose Geppo, prima di congedarsi.
E mentre il suo suddito si allontanava, Satana emise una fragorosa risata.
“Ah, ah! Questo scherzetto mi ha risollevato il morale” ammise il re dell’inferno, torcendosi dalle risa.

“Tanta fatica e ho guadagnato solamente un centesimo” sospirò Geppo, mentre tornava nella sua grotta.
Ma guardando più attentamente la monetina, il diavolo buono notò qualcosa che lo sorprese molto.

Quella sera, mentre compiva un giro d’ispezione, Satana passò davanti alla grotta di Geppo, da cui uscì un delizioso odorino.
Incuriosito, il re dell’inferno sbirciò dentro e vide il suo suddito cenare con un grosso pollo arrosto.
“Geppo, dove hai preso quel pollo?” domandò sorpreso Satana.
“L’ho comprato col mio stipendio” rispose Geppo.
“Vuoi dire che l’hai pagato solamente un centesimo?” domandò sempre più sorpreso il re dell’inferno.
“No. Quel centesimo che mi ha dato risaliva al XIX° secolo e così, l’ho venduto ad un numismatico, che me l’ha pagato 2000 dollari” spiegò il diavolo buono.
Udendo quelle parole, a Satana venne un collasso, che lo fece svenire, dopo aver emesso un assordante urlo di rabbia.
“Ehm, non ha preso bene la cosa” riconobbe Geppo.
E assecondando la sua indole, il diavolo buono interruppe la cena e si caricò il suo sovrano sulle spalle, per poi portarlo all’ospedale infernale, dove lo avrebbero curato.


FINE

3 commenti:

  1. ciao, volevo segnalarti questa risposta che gira sul Papersera a proposito del BdF di Segar che esce attualmente in edicola con Gazzetta dello Sport/Corriere della Sera...

    Non avevo mai sentito qualcuno essere possibilista su di una ristampa delle storie Bianconi! Ma i diritti di chi sono? Tu sai qualcosa?

    https://s9.postimg.org/n2tjc8klb/Cattura.jpg

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  2. Storia carina ... riguardo alla ristampa di storie Bianconi, la prosecuzione della testata in edicola fallì più volte, una ristampa temo che sarebbe appannaggio di piccoli editori e tirature limitate come per la ristampa di Pugacioff (la quale abbiamo visto che fine ha fatto).

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  3. Questa fanfiction è carina, e sarebbe divertente disegnarla. Perché non lo facciamo? (magari ci dividiamo una tavola a testa)

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