28/11/12

Chico di Mario Sbattella-quarta di copertina del RARISSIMO Festival di Geppo n.4 dell'aprile 1962-Reperto reperito da Fabrizio Mazzotta


Il grande Fabrizio visto che c'era mi ha spedito anche la cover principale con un bellissimo Geppo di Pierluigi Sangalli


Luciano Capitanio in Giovan Battista Carpi style-dal n.25 di Festival di Soldino del febbraio-marzo 1967-reperto reperito da Fabrizio Mazzotta



Si il Fabrizio Mazzotta, doppiatore dei nostri cuori, eccellente fumettaro, appassionato di comics quanto nessun'altro mi ha messaggiato su Fb queste bellissime tavole della dolce vegliarda disegnate probabilmente da Luciano Capitanio

Il blog di Fabrizio Mazzottamagazine

Una rara tavola di Braccio di ferro disegnata da Mario Sbattella e inchiostrata da Sandro Dossi-Trovata da Alex Principato su Facebook

Alex Pricipato è l'ideatore del gruppo Facebook "Quelli che vogliono di nuovo Braccio di Ferro in Edicola"(iscrivetevi perchè ne vale la pena) dove , io per primo, s'impreca e si spera in un ritorno dei fumetti Bianconi in edicola .
Questo è il ritrovamento del giorno:

Non solo mago del collage ma un disegnatore di tutto rispetto (anche se le chine sono di Sandro Dossi e si vede...)

Siore e siori ecco a voi Popeye di Mario Sbattella:


Braccio di Ferro Bianconi -La prima storia del 1° numero del 1963! e anche la prima del Gigante Grissino Italiano -Viva Popeye e Gaspare Pero!**********














I SUPERAMICI terza stagione 1978 Episodio 06 - L'attacco dei vampiri (Superfriends-The monolith of evil)****


La serie sulla Justice League DC di  Hanna e Barbera è sicuramente la meno rispettosa dei characters  tra quelle prodotte, ma in alcuni episodi le sceneggiature erano cosi geniali  che attualizzate farebbero faville. I personaggi più odiosi sono i due  supergemelli  con i poteri di Tiramolla: Zan e Jayna  accompagnati dalla scimmia Gleek che hanno la capacità di ridurre in poltiglia qualunque abbozzo di trama decente.




E’ vero che a fumetti e anche in animazione abbiamo visto più volte Batman contro Dracula, ma una saga con tutta Vienna vampirizzata è cosa degna del World War Z di Max Brooks (attendo il film con ansia, ho appena visto il trailer ed è epico , si vede già che il movie sarà lontanissimo dalle atmosfere del libro ma potenzialmente è il più grande film sugli zombies mai realizzato). Tornando in tema, “L’attacco dei vampiri” è germinale, esagerando come al solito il mio nerdcervello mi dice che l’episodio anticipa alcune atmosfere di 30 days of night di Steve Niles e Ben Templesmith ed ha l’incipit di Incubo sulla città contaminata di Umberto Lenzi , peccato che il tutto sia stato concepito per un pubblico di bambini  e quindi senza quel minimo di splatter and gore che la trama meritava.



Nessun morso vampiresco , il contagio si trasmette grazie a dei raggi ottici ed una polverina che il caro Vlad Tepes utilizza all’inizio su di un areo di linea  transilvano diretto in Austria contagiando anche bambini e vecchie.



Le fila di vampiri si allargano , Vienna è sotto assedio e la piaga dilaga . Un grande incubo transilvano condito da  morti viventi invero truci, tenendo conto del target kinder sopresa.








I primi a muoversi sono Batman e Robin , ma vengono catturati dal Conte Dracula, incatenati ed immersi in pozzo che si riempe d’acqua a poco a poco (la tensione tipica del Batman di Adam West  che in quel periodo era ancora cosa recente). “ Per mille pozzi artesiani” è l’esclamazione di Dick Grayson.


Wonder Woman e Aquaman  attaccano la zona del porto e non riescono a raggiungere il castello perché assediati da un gran numero di vampiri.


Superman sborone dice “allora lo meno io a stò anemico” ma viene subito ammansito dal raggio di Drakul divenendone l’arma più potente.  La potenza della magia occulta amplia i gia vasti poteri di Kal-El.


Vienna è condannata , gli abitanti vengono contagiati a frotte è non c’è più nessuna speranza. Solo i due superscemogemelli restano alla base dei Superamici e decidono di correre in aiuto dei veri eroi. Resta di stucco e un barbatrucco e Zan si trasforma in un razzo a vapore (si vapore) e con la graziosa sorella parte per l’Austria.


I due arrivati hanno un piano geniale : tratto dal manuale “come sopravvivere all’attacco di un gruppo di vampiri”. Cosa semplicissima …ci vogliono un Mammuth e dell’acqua ghiacciata! I due scimuniti scordano che tra il branco di morti viventi c’è Supes e la sua vista calorifica. I due  finiscono vampibabbeizzati immediatamente (dovevano morì…).


Batman intanto si libera con una batsega (ehm…) e salva Robin mezzo annegato perché  nano.


Aquaman si stufa di guardare le cosce di una impaurita Wonder Woman e fa schiantare un capodoglio sui poveri austriaci contaminati.


Nel frattempo un sexy scienziata orientale che sembra uscita da Brazzers comunica a Batman che le scorregge di un pipistrello sud americano sono l’unico rimedio contro la vampiringite.


Mentre Nembo Kid continua la sua opera di contaggio l’uomo pipistrello e il ragazzo meraviglia vanno a recuperare il gas antidoto in una caverna e si imbattono anche nel famoso ragno gigante che si trova in tutte le grotte dei cartoni fantasy.





Superman e Vienna vengono alfine liberati dalla maledizione e l'eroe decide di attaccare Dracula nel suo maniero...come fare? Clark Kent ci svela un suo nuovo potere "il raggio gommaflex" che è in grado di cammuffarlo in quel che vuole e quindi si finge ancora vampirizzato.


Calci in culo a Dracula e fine della storia con la solita “gag finale” questa volta affidata alla scimminkia che si traveste da vampiro e fa venire il cagotto a Zan.


Io l’episodio l’ho visto in italiano sul tubo.

26/11/12

Topo Gigio anno 2 n.8 1995 lire 3500 FPM editore***1/2






Topo Gigio è senza ombra di dubbio il character italiano più famoso nel mondo, conosciuto anche in America e Giappone. Il sorcio, a cicli temporali non prestabiliti,  ritorna sempre, in barba a tutti gli altri pupazzi che sono passati sul teleschermo. Rockfeller, Uan, Five, Four, Dodò,Provolino,Saruzzo...nessuno può vantare la longevità della creatura di Maria Perego. Nei fumetti si è visto poco anche se quelle  volte che ha fatto capolino in edicola è stato disegnato anche da grandi come Dino Battaglia. Anche il mondo dei manga  (vedi qui nel blog dell'eccellentissimo commendator  Luca Boschi) ha accolto nelle sue file  il mangiaformaggio italiano e proprio in virtù della serie animata giapponese "Bentornato Topo Gigio", mandata in onda negli anni 90, la FPM editore pubblicò una serie di volumetti mensili in puro formato "Bianconi"  che  ospitava autori come Luciano Gatto, Sandro Dossi, Pierluigi Sangalli, Umberto Manfrin, Andrea Domestici e Lorenzo Bartoli (per indicare i più noti).  La serie secondo la guida del Bono dura per 44 numeri più alcune raccolte ed essendo materiale recente si trova in giro a prezzi bassi.

Recensiamo:

1) Topo Gigio in acqua alta a Venezia: antica rivalità: testo e disegni di Danilo Grossi:  Il versatile Danilo Grossi ( sessantenne veneziano che  ha disegnato di tutto: fumetti zozzi,spiderman,warner bros ecc...) usa il pretesto di una storia gigiesca per raccontarci l'antica rivalità che nella serenissima incorre  tra nicolotti e castellani ***




2) Giochi di Sandro Dossi

3) Topo Gigio in paura di sognare: testo e disegni di Sandro Dossi: Gigio fa sogni splendidi mentre Rosy  vive le notti come le vittime di  Freddy Krueger. La topina  non può dormire, pena incredibili incubi con gatti apache o  "Er meyo degli incubi". Il topo eroe con la sua matita magica combatte e sconfigge gli emissari di Sandro Dossi/Wes Craven ed ha la meglio sugli incubi . Un Dossi freudiano***



4) Lezioni di lingue disegnate da Pierluigi Sangalli

 


5) Topo Gigio e la leggenda del Tè-autore (?) ...dal tratto sicuramente qualcuno che conosciamo: Rosy sotto l'effetto di gas allucinogeni conosce le origini  del famoso infuso rivivendo una leggenda indiana. Peccato non abbia individuato l'autore perchè è una delle storie più carine dell'albo***



6) Carmen-una vera serenada: testo (ne sono quasi sicuro) e disegni di Umberto Manfrin: Grande ed immenso Manberto. Carmen è uno degli ultimi personaggi creati dal folle e compianto genio, adoravo l'autore mi ha sempre dato l'impressione di fregarsene della commerciabilità di una storia, le sue tavole trasudavano follia pura, nulla c'era di  razionale e  nulla poteva essere dato per scontato. Provate a recuperare ad esempio le storie di Ullaò (il cagnolino-clone di Tiramolla)   e sappiatemi dire. La gallinella Carmen è protagoniste di storie pazze tutte in simil spagnolo-veneto manfrineggiante. Tutti gli esseri umani in questa storia  hanno le gambe da pollo e la sceneggiatura parla di serenate poco gradite. Puro delizioso
delirio (voto non oggettivo) *****




7) vari redazionali di Sangalli e Dossi



8) mi scappa da ridere, vignetta che dalla firma credo di Lorenzo Bartoli



9) Strips di Oscar di Angelo Scariolo-Lettori  cari leggete  la scheda della Fondazione Franco Fossati.

Scariolo è un altro "grande classico" dal tratto splendido ma poco conosciuto, ha disegnato anche quattro storie di Geppo (urge ricerca ed approfondimento).



10) Topo gigio e il pesce d'aprile: testo e disegni di Luciano Gatto: Gigio e I pesci dell'acquario comunale vanno  in gita alla ricerca del pesce d'aprile perso da Rosy.  La canzone preferita dai pesci come tutti sanno è quel mazzolin di fiori :-D.  I pinnati  e il sorcio  trovano l'unico e vero pesce d'aprile del mar dei sargassi e tutto finisce bene come nelle storie del signor Bonaventura di Sto. Deliziosa come una frittura mista mangiata sul balcone di un ristorante vista mare****



11) L'oroscopo disegnato da Sangalli




12) Topo Gigio nell'arte: "Le déjeuner sur l'herbe" di Edouard Manet con un ospite particolare



Bonus spot:

La pennotta di Topo Gigio



La pubblicità de "I Gagliardi Coccobulli" della Kinder (da un pò ho anche il trip delle sorpresine per le gioie della famosa soffitta Retronika)



L'albo e la serie valgono la pena di una recensione così lunga?

Secondo me sì, perchè è arrivato (almeno per me) il momento di approfondire autori interessanti  come Angelo Scariolo e Danilo Grossi, perchè Gigio FPM  è uno degli ultimi fortini della  "resistenza italiana antidisneyana" (in senso buono anch'io leggo con piacere Paperino e compagni) e perchè bisogna approfondire e ricercare il tragitto delle stelle bianconi dopo  l'implosione editoriale.