25/03/24

Brigantino e Bragozzo , altri due personaggi Bianconi


Gaspare Pero mi ha inviato questa chicca e scrive:
"Sfogliando Gran Felix n° 3 del 1980, che contiene presumibilmente due Super Felix data la numerazione delle pagine più "abbondante" del solito, mi sono imbattuto in questi due personaggi dei quali non ho trovato traccia né su Internet né nel tuo libro...
Si tratta di una coppia fin troppo assortita di pirati. Brigantino è il capitano, piuttosto irascibile e insofferente delle sbadataggini del suo marinaio, Bragozzo, che usa il cannocchiale al contrario ed è tutt'altro che coraggioso.
Nella storia in questione, avente comunque Felix come protagonista "in contumacia", i due finiscono per sbaglio su un'isola abitata da grosse scimmie che iniziano a bombardarli di noci di cocco.

19/03/24

Goldrake contro Jeeg Robot d'acciaio


Quando uscivamo dal cinema, dopo che i nostri genitori ci avevano comprato indebitandosi l'ennesima inutile enciclopedia, la domanda che ci assillava era ma perché non c'era Jeeg?
Eravamo totalmente ignoranti, le fonti mancavano e davamo per certi anche gli assurdi montaggi e doppiaggi che Enrico Bomba ci propinava in quei malsani frullati che erano i vari Mazinga contro Goldrake o contro gli invasori spaziali.
Perché c'erano due Ryo? Cosa era successo a Getter Robot? Perché Alcor e Ryo Kabuto hanno la stessa faccia? Chi cavolo era Devilman? Ma alla fine Goldrake (anzi Goldjack) moriva sul serio?
Ma soprattutto dov'è Jeeg robot d'acciaio?

09/01/24

Il sonno dell'orso. Una bella fiaba di Tiziano Sclavi e Federico Maggioni (1977)


Uno Sclavi ancora libero dall'orrore che ormai tutti  si aspettano dopo il suo Dylan Dog.
Deve essere brutto essere sovrastato dalle tue creazioni, un uomo è fatto di tante emozioni, a volte è cupo, a volte sorride. Sclavi come tutti sanno era anche uno splendido umorista, io me ne ero accorto sul Corriere dei Ragazzi  ma non avevo ancora letto il Tiziano "per bambini" pubblicato sul Corriere dei Piccoli.

03/01/24

Storia dei Pupi di Enzo Marciante (1990)

Sono passati moltissimi anni da quando ho visto l'ultima "opera dei pupi", esisteva ancora nei primi anni ottanta,  una forma d'intrattenimento popolare per i ragazzini che veniva sporadicamente rappresentata durante avvenimenti importanti, da noi ad Agrigento ad esempio durante la "festa del mandorlo in fiore" . 
I pupi ai miei tempi erano già storicizzati e noi bambini degli anni ottanta non capivamo come le avventure di queste marionette potessero essere state così avvincenti per i nostri nonni e genitori. Noi avevamo già TV e videogiochi e Orlando e Rinaldo non potevano competere con Goldrake e Pac Man, eravamo ormai abituati al "sogno tangibile" ed era diventato difficile immaginare. 

23/11/23

Tiramolla 23 del 1971****


Mi è arrivato un bel lotto di fumetti, di cui parecchi Alpe e visto che nonostante le buone intenzioni su Retronika non è che si sia parlato così tanto dei personaggi di questa casa editrice penso che sia il caso di rimediare. 
Il Bianconesimo ha sempre pervaso questo blog fagocitandolo...ma parlare di Bianconi è più semplice che parlare di Alpe. In Bianconi, specialmente dagli anni settanta in su gli autori si potevano contare sulla punte delle dita, in Alpe c'è sempre stato un grande viavai di artisti e personaggi 
Comunque iniziamo a sfogliare questo numero di Tiramolla. La prima cosa che bisogna notare è che Alpe del formato degli albi se ne è sempre catafottuto, probabilmente pensava che nessuno li collezionasse e quindi le serie principali di Tiramolla e Cucciolo sono state pubblicate in varie misure: albo spillato, libretto, gigante, mignon, ecc...
Nei primi seventies  alla redazione preferivano il formato Almanacco.
Il periodo degli anni settanta per quando riguarda Tiramolla e Cucciolo lo ricordo bello vivo, un sacco di characters di Bonvi, Peroni, Bottaro, Rebuffi, Manfrin, ecc...
Le storie pubblicate da Caregaro erano più complesse e mature di quelle pubblicate da Bianconi, credo che proprio il target fosse differente, In Bianconi si indirizzavano prevalentemente ai bambini mentre in Alpe forse anche agli adolescenti cresciuti. 
È peccato dire che gli Alpe erano disegnati e scritti meglio di tutti gli altri albi concorrenti?